Inaugura sabato 16 Novembre alle 18.00 con ingresso libero CARMINA, la personale di Maurizio L’Altrella a cura di Barbara Codogno. In esposizione, nella galleria piacentina Nuovo Spazio Arte Contemporanea, una carrellata di opere dell’artista che si contraddistingue nel panorama della figurazione italiana contemporanea per rare capacità pittoriche, unite a una poetica che, allacciato il tema del fantastico, è caratterizzata da uno stile narrativo allegorico.
Per Codogno, nel testo critico a corredo del catalogo della mostra, è infatti l’allegoria – nella sua accezione sia pittorica che letteraria – la trama di senso che va a esaudire i dipinti di L’Altrella.
Spiega infatti la curatrice: “I Carmina erano per lo più testi religiosi e poetici, comprendono preghiere e profezie, ma anche precetti di ordine pratico e quindi allegorici. Hanno una forma misteriosa, a volte incomprensibile in virtù della loro appartenenza all’ordine misterico. Vengono espressi in forma di racconto breve, quasi come un Haiku. Lo stile solenne, i Carmina erano per lo più tramandati oralmente”.
La visione delle opere di L’Altrella ci conduce in un’epoca lontana dal nostro tempo, eppure la simbologia allegorica dei dipinti – talvolta esplicita, altre volte solo espressa grazie all’uso simbolico che il pittore fa del contenuto narrativo e dell’impianto spaziale del quadro – contestualizza sempre la scena. Che ci appare vivida, pulsante di verità. Eterna.
I titoli che L’Altrella attribuisce ai suoi dipinti sono un viaggio nel mondo del sublime, di cui egli si fa grande interprete nella figurazione contemporanea. Così come possiamo attribuirgli il ruolo di traghettatore di un segno pittorico antico, che si tramanda in seno a una tradizione europea classica, e che egli converge in un “qui e ora” pregni di potenza oracolare.
Esattamente come lo sono le opere allegoriche che costituiscono l’impianto letterario più sotterraneo della nostra cultura occidentale: la Divina Commedia di Dante e le Metamorfosi di Ovidio. Dove il fantastico abbraccia il perturbante, l’onirico, l’impossibile.
“La sua è narrazione letteraria e poetica – scrive ancora Codogno – non solo L’Altrella è un grande artista che governa la pittura al punto di creare dalla sua decomposizione, ma un artista concettuale nel senso più alto del termine: uomo di cultura, un pittore di pensiero.
Il lavoro di L’Altrella giganteggia senz’altro nel panorama del figurativo italiano e nella proposta di senso che la pittura prova a darci, coinvolta essa in primis, come del resto tutte le arti nobili, nel continuo sforzo di comprendere l’uomo del presente. Talvolta, come capita a L’Altrella, anche di superarlo”.
Racconta Loretta Tagliaferri, titolare con il marito della Galleria che fino al 15 dicembre ospiterà la mostra: “Conosciamo e apprezziamo da anni la pittura di Maurizio L’Altrella e siamo lieti di ospitare questi suoi lavori raccolti sotto il segno dei CARMINA, certi che il nostro pubblico, attento e raffinato, saprà apprezzarli, tanto quanto noi li amiamo”.